Il vero valore del tempo donato

Susanna, volontaria della mensa racconta la sua esperienza

Susanna, volontaria della mensa racconta la sua esperienza

CIAO SUSANNA, VUOI RACCONTARCI QUALCOSA DI TE?

Sono Susanna, mamma di due figli ormai grandi che vivono fuori di casa. Io sono disoccupata e passo il mio tempo libero cercando di aiutare gli altri. Venivo a messa qui dai Frati di S. Bernardino e ho conosciuto Fra Francesco che mi ha proposto di dar loro una mano in mensa.

QUI IN MENSA DI COSA TI OCCUPI?

Dipende di cosa c’è bisogno: dalla cucina per preparare le colazioni o il pranzo al servizio di abbigliamento dopo che le persone hanno fatto la doccia.

QUESTA ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO CHE COSA TI LASCIA?

Fin da quando ero giovane sono andata alla ricerca del volontariato, perché ho come una spinta verso gli altri. La mattina quando mi sveglio mi domando “Ma se tu fossi al posto di questi ospiti che vengono, cosa vorresti che facessero gli altri per te?”.

Vorrei che gli altri si aprissero alla generosità, all’altruismo. È per questo che sono qua e vado a casa stanca, ma contenta, perché sono riuscita a dare anche solo un sorriso.

Questi ospiti che sono tutto il giorno per strada da soli hanno bisogno di vedere che tu ti interessi a loro, alle loro storie, a quello che sentono nel loro intimo. Penso che nessuno li ascolti, per questo quando vengono qua è fondamentale ascoltarli. È quello che vorrei anch’io. Vorrei qualcuno che mi chiedesse “oggi come stai? Ieri sera dove hai dormito? Cosa posso fare per te?”

DA QUANDO SEI QUA, HAI INCONTRATO DELLE PERSONE CHE TI HANNO PARTICOLARMENTE COLPITA?

Mi ha fatto molto tenerezza un ragazzo lombardo a cui avevo servito il pranzo. Mi disse “Grazie signora, ti ringrazio tanto”. Gli risposi “Grazie a te, sei molto educato e molto gentile” e mi disse “Sa, i miei genitori mi hanno insegnato a ringraziare sempre”.

Gli dissi che era molto fortunato ad avere dei genitori che lo avessero educato così e lui mi rispose: “I miei genitori non ci sono più e io cerco di sentirli sempre vicino a me mettendo in pratica tutto quello che mi hanno insegnato”.

Questo ragazzo viveva per strada e me lo ricorderò sempre, con questi occhi buoni e pieni di gioia nonostante tutto. Non l’ho mai più visto, per cui probabilmente è andato da qualche altra parte in cerca di lavoro o qualcos’altro.

TI FACCIO UN’ULTIMA DOMANDA. CON GLI ALTRI VOLONTARI INVECE COME TI TROVI?

Se qualcuno è in difficoltà e un altro è libero, ci si aiuta: c’è un bellissimo gruppo! L’unione fa la forza, e noi siamo la forza con l’aiuto di Dio, perché da soli non possiamo fare nulla.

CIAO SUSANNA, VUOI RACCONTARCI QUALCOSA DI TE?

Sono Susanna, mamma di due figli ormai grandi che vivono fuori di casa. Io sono disoccupata e passo il mio tempo libero cercando di aiutare gli altri. Venivo a messa qui dai Frati di S. Bernardino e ho conosciuto Fra Francesco che mi ha proposto di dar loro una mano in mensa.

QUI IN MENSA DI COSA TI OCCUPI?

Dipende di cosa c’è bisogno: dalla cucina per preparare le colazioni o il pranzo al servizio di abbigliamento dopo che le persone hanno fatto la doccia.

QUESTA ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO CHE COSA TI LASCIA?

Fin da quando ero giovane sono andata alla ricerca del volontariato, perché ho come una spinta verso gli altri. La mattina quando mi sveglio mi domando “Ma se tu fossi al posto di questi ospiti che vengono, cosa vorresti che facessero gli altri per te?”.

Vorrei che gli altri si aprissero alla generosità, all’altruismo. È per questo che sono qua e vado a casa stanca, ma contenta, perché sono riuscita a dare anche solo un sorriso.

Questi ospiti che sono tutto il giorno per strada da soli hanno bisogno di vedere che tu ti interessi a loro, alle loro storie, a quello che sentono nel loro intimo. Penso che nessuno li ascolti, per questo quando vengono qua è fondamentale ascoltarli. È quello che vorrei anch’io. Vorrei qualcuno che mi chiedesse “oggi come stai? Ieri sera dove hai dormito? Cosa posso fare per te?”

DA QUANDO SEI QUA, HAI INCONTRATO DELLE PERSONE CHE TI HANNO PARTICOLARMENTE COLPITA?

Mi ha fatto molto tenerezza un ragazzo lombardo a cui avevo servito il pranzo. Mi disse “Grazie signora, ti ringrazio tanto”. Gli risposi “Grazie a te, sei molto educato e molto gentile” e mi disse “Sa, i miei genitori mi hanno insegnato a ringraziare sempre”.

Gli dissi che era molto fortunato ad avere dei genitori che lo avessero educato così e lui mi rispose: “I miei genitori non ci sono più e io cerco di sentirli sempre vicino a me mettendo in pratica tutto quello che mi hanno insegnato”.

Questo ragazzo viveva per strada e me lo ricorderò sempre, con questi occhi buoni e pieni di gioia nonostante tutto. Non l’ho mai più visto, per cui probabilmente è andato da qualche altra parte in cerca di lavoro o qualcos’altro.

TI FACCIO UN’ULTIMA DOMANDA. CON GLI ALTRI VOLONTARI INVECE COME TI TROVI?

Se qualcuno è in difficoltà e un altro è libero, ci si aiuta: c’è un bellissimo gruppo! L’unione fa la forza, e noi siamo la forza con l’aiuto di Dio, perché da soli non possiamo fare nulla.

Susanna, una volontaria della Mensa San Bernardino di Verona

I NUMERI CHE ABBIAMO REALIZZATO INSIEME:

11.200 PASTI DONATI ALLE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

24 PERSONE HANNO ORGANIZZATO RACCOLTE FONDI

1397 SOSTENITORI HANNO CONTRIBUITO AL TRAGUARDO

Puoi stare vicino alle persone che non hanno nulla e sono accolte nelle Mense Francescane con una donazione regolare

Il tuo sostegno continuativo ci permetterà di poter pensare al futuro in maniera più serena perché avremo la certezza del tuo aiuto.