Esserci, ogni volta che c’è bisogno!

 

Questa volta, vi raccontiamo La Casetta Gigante attraverso le parole di Alberto, parte della “squadra” che ha fatto nascere questo fantastico progetto.

Esserci. Per spiegare che cosa fa Alberto Cabrini al Centro S. Antonio basta una sola parola. Una parola che riassume la sua volontà di mettersi sempre a disposizione degli altri per fare quanto serve.
Esserci. Per la mensa. Per il Centro d’ascolto. Per il servizio docce. Per le piccole e grandi necessità burocratiche.
Esserci, dal 2013, quando Alberto, dopo essere andato in pensione, ha iniziato il suo impegno come volontario, dapprima una volta a settimana, poi due, tre, quattro.
Esserci, ogni volta che c’è da fare, ogni volta che c’è un bisogno, un’urgenza. O una nuova avventura, come quella de La Casetta Gigante.

“Con frate Carlo, al Centro, ci vediamo tutti i giorni” racconta Alberto “e da tempo ragionavamo insieme sulla necessità di fare qualcosa in più per i nostri ospiti. E questo pensiero si era fatto sempre più insistente dopo la perdita di alcuni di loro.

Devo ammettere che, all’inizio, mi sembrava un progetto un po’ difficile da realizzare, perché la decisione, la scelta di concretizzarlo, avrebbe dovuto coinvolgere tutta la Comunità dei frati. Il valore di quest’idea, però, sta proprio nella sua coralità.  È un obiettivo comune che si raggiunge grazie all’impegno e al servizio di un gruppo di persone.

La responsabilità, il lavoro, le difficoltà non si caricano sulle spalle di uno solo di noi, ma si condividono grazie alle competenze e alle abilità di tutti. Credo che il bello di questa avventura stia proprio nel “fare insieme”, senza esclusioni, senza rigidità, senza mettere mai nessuno da parte.

Fare squadra, per me, significa condividere gli stessi valori e viverli insieme, cercando di aiutarsi ogni volta che qualcuno ha bisogno di una mano, di un supporto. E la squadra è composta da tutti, dai volontari così come dagli ospiti.

Il mio compito è quello di gestire l’aspetto amministrativo del progetto. Al momento, si concretizza in tutto ciò che è legato alla realizzazione della Casetta. Appena possibile, però, mi occuperò anche di aiutare la nostra ospite a gestire il suo futuro economico, cercando di far sì che possa usare al meglio, e con consapevolezza, le sue piccole risorse.

Il nostro obiettivo è aiutare lei – e tutti i futuri ospiti della Casetta – a trovare il percorso, a recuperare lo scopo, il senso, della vita.
E la gioia più grande sarà vedere che, a un certo punto, il suo cammino, piccolo ma costante, verso l’indipendenza e l’autonomia la porterà a proseguire da sola, senza avere più bisogno di noi.

Come per ogni cosa, però, anche per raggiungere questo traguardo servono tempo, impegno, pazienza. A volte servirà anche mettere qualche paletto. Sempre, servirà tanto amore. E la capacità di non fermarsi alla superficie, all’esteriorità, ma di andare nel profondo dell’animo umano, alla sua natura più autentica e sincera”.

Alberto, volontario del Centro Sant'Antonio

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