San Francesco e la Terra Santa oggi

La storia dei frati minori in Terra Santa, nella terra di Gesù, è una storia lunga secoli.
Nel 1217 il Capitolo Generale, l’assemblea in cui si riuniscono tutti i frati, decise di inviare una missione nella terra di Gesù, e nel 1219 a Damietta (vicino ad Alessandria d’Egitto) san Francesco incontrò il sultano Melek Al Kamil, da cui ottenne, nonostante le crociate in corso, di poter recarsi nei luoghi santi.

Non a caso S. Giovanni Paolo II nel 2000 quando si recò in visita nella Terra Santa, disse che la provvidenza volle che a custodire i Luoghi santi fosse san Francesco, santo della pace, del dialogo e dell’amore.

Dal 1335 i frati sono presenti in Terra Santa in modo ufficiale e stabile. Il Papa affidò loro l’incarico di custodire i luoghi santi e assistere le comunità cristiane esistenti. In questi quasi 800 anni di presenza i frati hanno quindi cercato di salvaguardare e custodire questi luoghi, di assistere i cristiani presenti, e di accogliere i pellegrini che da sempre arrivano per visitare, ammirare e celebrare questi luoghi.

Accanto a questo un grosso impegno che prende il nome di “Custodia di Terra Santa” c’è sicuramente la cura delle persone, dei cristiani presenti in questa terra. Loro sono una piccola minoranza ed hanno bisogno di essere sostenuti ed incoraggiati a restare ad abitare questa terra speciale. In questo contesto diventa davvero importante crescere insieme, uniti nella diversità e nel rispetto; per questo motivo, i frati in 15 scuole si occupano della formazione di 12.000 studenti sia cristiani che mussulmani. Ogni anno vengono erogate circa 500 borse di studio per aiutare gli studenti cristiani a formarsi presso l’Università. Ci sono anche dei programmi di aiuto per ragazzi e ragazze con la creazione di laboratori e officine per andare incontro al problema occupazionale.

In passato c’erano gli orfanotrofi o istituti per bambini, oggi servono invece le case di riposo e centri medico-assistenziali per anziani, perché il welfare non è molto sviluppato.

La Custodia opera anche in territorio Israeliano dove esiste una condizione di vita e sociale ben diversa da quella dei territori Palestinesi.
Il sostegno alla presenza cristiana avviene con la preghiera, l’informazione onesta di quello che accade e si vive, con le offerte ma soprattutto con il pellegrinaggio, ora non possibile ma che riprenderanno appena la pandemia si allenterà. Permettendo così a noi di visitare i luoghi santi, il quinto vangelo come disse Papa Paolo VI, e di contribuire con un onesto lavoro al sostegno dei cristiani.

 

fr. Francesco Mazzon

Fra Francesco Mazzon

Si occupa della pastorale giovanile vocazionale e ha il compito di incontrare i giovani, con i loro desideri, paure, sogni, difficoltà. Negli incontri che organizza a Torino, nel convento in cui vive, non manca mai l’esempio di san Francesco: un grande sognatore, con i piedi per terra e lo sguardo al cielo!