BEATA SOLITUDO, SOLA BEATITUDO?

FR. ENZO MAGGIONI, MINISTRO PROVINCIALE, HA UN MESSAGGIO PER TE

Questa scritta campeggia sulla porta d’ingresso del nostro Convento sull’isola del Deserto, nella laguna di Venezia. Ma è proprio vero che in una beata solitudine sta la sola beatitudine? Sì e no… A volte avvertiamo l’esigenza di ritirarci da tutto e da tutti, non per fuggire, ma perché spinti da un profondo bisogno di ritrovarci, di riconnetterci semplicemente con noi stessi. Questa solitudine, al tempo stesso cercata e accolta, ci fa bene, ci rigenera, ci permette di rimetterci nella vita normale in modo più consapevole e vero. 

Questa solitudine è piena di presenze, da quella del buon Dio a quella di tanti volti cari che, anche se fisicamente lontani, sono comunque con noi e ci fanno compagnia. All’Isola del Deserto, come in altri posti di silenzio e di pace, l’esperienza di una certa solitudine può fare solo bene, libera la mente e il cuore rendendoli attenti a ciò che spesso – e purtroppo – facilmente sfugge… 

Ma c’è anche una solitudine pesante dalla quale si vorrebbe solo fuggire, quando le condizioni della vita ci allontanano dagli affetti, quando siamo immersi in un mondo di volti ed esistenze che vanno per la loro strada, ci si sente come invisibili. Questa esperienza dura e sofferta può toccarci anche in mezzo a tante persone, anche se siamo immersi in mille faccende che riempiono la giornata di cose da fare, ma non di presenze da incontrare… 

È quindi una solitudine che ci può assalire anche quando le cose, apparentemente, sembrano andare bene, ma che si fa drammatica quando si è ammalati, quando si è forzatamente isolati come le tante persone costrette all’isolamento dal virus, come tanti anziani dimenticati perfino dai propri cari, come tanti bambini, ragazzi e giovani privati della possibilità di frequentare normalmente le scuole e di incontrarsi con i compagni… 

Ci sentiamo vivi quando siamo noi a cercare la solitudine, mentre ci rende tristi quando questa si presenta senza che noi la cerchiamo. Dobbiamo trovare la forza di reagire, anche se questo sembra durare tanto, troppoLa Pasqua del Signore, appena celebrata, è anche la nostra! C’è bisogno di uno sguardo che veda altro e che vada oltre! 

Solo una speranza fondata nella fede, che è stata definita una passione per il possibile, ci porta via dall’illusione e dalla delusione. Questa speranza, infatti, non è solo umana e, proprio per questo, dà la forza di vivere anche dentro una chiusa e opprimente solitudine. 

La invoco e auguro anche per te, chiunque tu sia, comunque tu viva e dovunque ti stia. Coraggio sorella, coraggio fratello! Vale la pena di lottare contro ogni solitudine dolorosa, perché Lui è il SOLO che ha vinto ogni morte per noi! Alleluia! 

FR. ENZO è Ministro e servo di tutti i frati della Provincia S. Antonio, cioè responsabile dei frati del Nord Italia

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